A BREVE UN ALTRO ESONERO?

Andrea Pirlo è stato uno di quei calciatori dotati di così tanto talento da far esclamare a molti tifosi la classica frase, riservata ad un numero limitato di fuoriclasse:

Uno così, nasce una volta ogni cinquant'anni...

Cervello di centrocampo, dai cui piedi passava praticamente ogni azione della squadra, Pirlo si è guadagnato il soprannome di "Maestro", per la classe infinita con cui gestiva ogni pallone, l'eleganza dei movimenti, l'intelligenza nel trovare sempre la soluzione giusta e soprattutto quella innata capacità di battere i calci di punizione e di indirizzare la palla esattamente nel punto desiderato.

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In carriera ha giocato soprattutto per Milan e Juventus, vincendo una lunga serie di trofei: 2 Champions League, 2 Supercoppe europee, 1 Mondiale per club , 6 scudetti, due Coppe Italia e 3 Supercoppe italiane. In nazionale è stato campione del mondo nel 2006 e campione d'Europa under 21 nel torneo tenuto in Slovacchia nel 2000.

Insomma, un campione universalmente riconosciuto come tale, di quelli capaci di strappare applausi anche a stadi "rivali", come accaduto in Champions League al Santiago Bernabeu, con indosso la maglia della Juventus. Per azzardare un paragone scolastico, Pirlo si potrebbe definire uno "studente modello", di quelli capaci di diplomarsi o laurearsi con il massimo dei voti e di far sognare alle famiglie di riferimento un impiego di prestigio nella vita da "adulto".

E il "Maestro" in realtà, quell'opportunità l'aveva ricevuta subito, quando nel 2020, dopo aver appeso le scarpette al chiodo ed aver conseguito la "patente" da allenatore, era stato chiamato dall'amico, Andrea Agnelli, per sedersi sulla panchina della Juventus.

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Inizialmente l'ex numero 21 della Signora avrebbe dovuto guidare la formazione under 23, la seconda squadra del club piemontese, che milita nel campionato di Serie C, ma l'eliminazione dei bianconeri dalla Champions League per mano del Lione avevano convinto la dirigenza a disfarsi del "corpo estraneo", Maurizio Sarri, per lanciare proprio Pirlo come tecnico della prima squadra.

A tutti quella scelta era sembrata un azzardo, in quanto Pirlo non aveva accumulato nemmeno un minuto di esperienza in panchina. Tuttavia, questo era il pensiero dei più ottimisti, cosa può andare storto? Se era in grado di orchestrare la manovra in campo, perché non dovrebbe farlo da fuori?

La squadra inizia benino, ma poi si perde per strada, lasciando diversi punti sul campo e venendo eliminata presto in Europa a causa proprio dell'inesperienza del tecnico. Grazie ad un buon finale di stagione tuttavia, la Juventus conquista ugualmente il quarto posto, obiettivo minimo per qualificarsi alla Champions League dell'anno successivo e riesce a vincere sia la Coppa Italia che la Supercoppa italiana.

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Un'idea di gioco, latitante per buona parte dell'anno, si era cominciata a vedere proprio nelle settimane decisive del campionato, ma per la dirigenza quanto fatto sul campo non era abbastanza per meritare la conferma e per rischiare di compromettere anche la stagione successiva.

Andrea Pirlo viene così sollevato dall'incarico dopo una sola stagione e al suo posto verrà nuovamente chiamato Massimiliano Allegri (che in tre anni farà molto peggio, senza tuttavia mai essere esonerato, se non al termine dell'ultima stagione, per motivi disciplinari).

Dopo un anno sabbatico, per il "Maestro" si apre l'opportunità turca, alla guida del Fatih Karagümrük. La squadra parte malissimo, ma si riprende alla distanza, disputando un campionato discreto. Pirlo tuttavia, viene nuovamente accompagnato alla porta a tre giornate dalla fine, mentre con i suoi occupava la nona posizione, in seguito alla pesante sconfitta (4-1) ottenuta sul campo del Trabzonspor.

Il ritorno in Italia dell'anno successivo è sulla panchina della Sampdoria, squadra appena retrocessa in Serie B e che intende affidare proprio all'ex campione del mondo un piano pluriennale di rinascita. La prima stagione, quella conclusa lo scorso maggio, termina in crescendo con un discreto settimo posto, ma con la rapida eliminazione al primo turno dei play-off, per mano del Palermo.

📹 Guarda qui gli highlights di Palermo-Sampdoria, playoff Serie B 2024

I blucerchiati mostrano più fiducia rispetto alle precedenti società e confermano Pirlo anche per questa stagione, ma dopo la partenza shock, con un solo punto raccolto in tre giornate di campionato, anche l'esperienza genovese sembra essere giunta ad un passo dal capolinea.

_{Andrea Pirlo saluta i tifosi della Sampdoria dopo la sconfitta rimediata ai play-off, sul campo del Palermo. SonoGrazy, CC BY-SA 4.0, da Wikimedia Commons}

Il maestro del campo non si è mai davvero confermato tale anche sulla panchina. La sensazione è che Pirlo sia in grado di comprendere i punti deboli e di migliorare la situazione in corsa, dato che tutte le stagioni da allenatore sono finite in crescendo, ma non altrettanto di impostare un lavoro adeguato ad inizio anno.

Dopo questa serie di fallimenti, otterrà altre possibilità o la sua carriera da allenatore deve essere considerata già conclusa? La tutto sommato ancora giovane età suggerirebbe la prima ipotesi, ma sembra escluso che lo scolaro modello diventi un giorno altrettanto bravo nel ruolo di insegnante.

O se preferite, che il maestro si trasformi prima o poi in professore.

Statemi bene, alla prossima!

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